faq1. Perché un saggio così serio e scientificamente documentato è in questa forma inusuale?

30 anni di studi mi hanno portato alla convinzione che il 90,5% delle proposte su come innovare per risolvere la questione sociale è solo vuota teoria, con nessuna applicazione pratica alla realtà… se non in senso peggiorativo e disperante.

Gli esperti poi sono figure tragiche, sempre sorprese da una realtà che si dimostra insensibile alle loro teorie: come ad esempio il libero mercato o l’assistenzialismo statale = due mezze verità, due giurassiche menzogne sociali che pur avendo la medesima radice trovano nella loro contrapposizione teorica ancor oggi la ragione della loro persistenza alternativa (ossia l’una come potenziale risanatrice del male combinato dall’altra e viceversa) nonostante il male che entrambe hanno fatto al globo che abitiamo.

Tutte teorie che ingrassano i gruppi organizzati ideologizzati a spese del singolo uno-e-trino (=individuo-cittadino-consumatore).

La ragioni di questo teorizzare continuo dovevano prima essermi chiare (ecco la necessità delle tre decadi di studio, e quindi superate). Quali? vedi faq2/faq3/faq4/faq5/faq6/faq7.



Una volta capite, ho pensato che sia il quadro in cui ambientare i contenuti (l’infernale Furbonia University), sia lo stile (ironico) dovevano essere altamente capaci di spezzare le manipolazioni e le incrostazioni di pensiero che ci fanno vivere da 200 anni in un tritacarne istituzionale che funziona da sé, perfettamente, senza aver bisogno della mano dell’uomo.

Se vogliamo uscire da questa situazione dobbiamo prendere in mano le chiavi istituzionali del disastro attuale e per farlo dobbiamo smettere di dividerci (noi singoli) in sinistre o destre, ma capire cosa ci governa e se e come, invertendone la direzione, riuscirlo a governare noi!

Simpatizzare per una categoria politica, per un partito, oggi è pericolosissimo per la nostra sopravvivenza di singoli cittadini: ci avvicina ogni giorno di più all’esplosione del sistema.

Uscire dal condizionamento ideologico ci libera dalle opinabili filosofie degli esperti, ci apre alla vera comprensione della realtà concreta e consente all’uomo, a tutti noi nel posto in cui siamo, di guidare il cambiamento sociale… senza subirlo più.

Per questo spero che Mail da Furbonia diventi un libro di testo, dalle nostre scuole superiori in su.

 

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