Faq7.Mail da Furbonia contiene un’enorme mole di spunti interessanti per l’insegnamento ai ragazzi dalle nostre scuole secondarie superiori, può fare un esempio?”


Dare un esempio senza che questo venga recepito pedantescamente come un “si fa così” dogmatico, oggi è veramente difficile e non vorrei penalizzare la vena creatrice artistica dell’insegnante già così mortificata dalle ideologiche circolari ministeriali, dalle sperimentazioni pseudoscientifiche, dalle imposizioni economiche di chi finanzia la scuola o dalle idee di vari guru spokkiosi (sì, mi riferisco proprio ai vari dottor B. Spock alla moda, del quale ho però apprezzato il coraggio di fare outing, in fin di vita, e di chiedere scusa a quante milioni di famiglie ha rovinato la prole con le sue teorie da bestseller).

L’arte dell’insegnamento dev’essere libertà pura… obviously a fronte degli alunni che si ha davanti.

Per un insegnante, di qualsiasi grado… fino ed oltre l’universitario, l’arte dell’insegnamento è tutto.

Il resto è noia.

Per questo con l’apòlogo di Ischémio Ingrippa viene dato solo un timido esempio di come collegare alcune osservazioni di Mail da Furbonia ad una lezione di latino (la traduzione), o di storia o di educazione civica in una scuola di secondo grado, ma potremmo trovarci allo stesso modo in un’aula di scienze politiche o di economia per parlare di questione fondiaria o di moneta di decùmulo (la moneta franca geselliana) o del diritto di signoraggio delle banche centrali ecc. ed il loro collegamento con la comprensione dell’attuale realtà moderna.

Andando oltre la forma e arrivando alla sostanza, al lettore dopo saranno chiare, prima che ad altri, tante cose oggi poco comprensibili: ad esempio come mai un’enorme massa liquida e bollente di danaro [gli 8 trilioni di dollari tra quelli già immessi e quelli che Barak Obama intende immettere per riavviare l’economia americana (e si spera mondiale)], sia destinata a diventare solamente dell’“acqua tiepida”: incapace di portare nuovamente a bollire, come tanti filosoficamente sperano, l’economia avvelenata dai titoli tossici.

Ma questo vale anche per altri diversi e brucianti problemi attuali perché con valori, persone e idee anche nuove e buone, si otterrà sempre e solo l’eterogenesi dei fini, l'aceto al posto del vino buono o, al meglio, dell’acqua tiepida (come si può imparare dall’apòlogo_di_Ischémio_Ingrippa) se non si modifica una buona volta per tutte l’attuale Stato moderno, cioè unitario e onnipervasivo, che ci ha reso... schiavi consenzienti.

****************************