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Un Pastorello a Betlemme

di Elisabetta Navizzardi

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favola di smeraldina

Argomento

Ancora una volta gli evocativi acquerelli dell’Autrice ci trasportano in un mondo magico che unisce favola e leggenda in un armonioso racconto della vita di un piccolo pastorello, affascinato da tutto quello che fa suo nonno Michael. Perché, come afferma lo stesso Simone: “Dal nonno ci sono sempre molte cose da imparare!”.

E non solo dal nonno Simone impara il coraggio di affrontare la tormenta e lupi per difendere il gregge, o la mitezza e la tolleranza che possono risolvere situazioni spinose come le invidie o le gelosie tra le persone, ma impara anche le storie del proprio popolo come quella del Re David che sconfigge il gigante Golia per tenere desta la speranza profetica che un giorno verrà un Messia per la salvezza del Popolo e del Mondo.

Grado per grado, nell’originale rapportarsi delle colorate illustrazioni al testo, il bambino dai 5 ai 9 anni viene portato infine a Betlemme nella magica notte in cui l’Angelo, secondo il vangelo di Luca, annuncia il compimento della profezia: la nascita del Bambino divino nella mangiatoia.

 

Altri libri della stessa Autrice si possono trovare nella collana il calice e il sole.


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1 Pretesto per leggerlo

"gifrido invernolfioriAvevano scritto dell’autrice a una sua mostra: ”Attraverso la porta di questa stanza è come inoltrarsi in un mondo di realtà non conosciuto, dimenticato…dalle pareti si respirano “nuovi” profumi attraverso i colori dei tuoi quadri: finestre di quel magico mondo. Attraverso queste finestre ci sono centinaia di piccoli esseri fatati che ci spiano furtivamente e invitano ad inoltrarsi in quel loro mondo che una volta forse era anche il nostro.

Tu hai il grande dono di essere il tramite fra questi due mondi … ed io ti ringrazio perché grazie a te forse molti riusciranno a vedere di nuovo quel mondo, che hanno perso, dentro di loro." E.L.  (21/07/95)


Autore:

Elisabetta Navizzardi , rimaneva incantata nell’osservare la trasformazione di un fiore, nel sentire il profumo del fieno, o dell’erba, nell’ascoltare il mormorio di una cascata, o il canto del merlo in amore. Ben presto si rese conto, che le arti di dipingere e di disegnare potevano creare un benessere psicofisico e cercò in ogni modo di orientarsi a questa professionalità.

Fece studi di psicologia, a un tirocinio presso una comunità terapeutica in Svizzera , scoprì l’Antroposofia, dove le arti sono messe al servizio della terapia, rimase entusiasta, soprattutto perché veniva messo in pratica ciò che aveva studiato nell’età evolutiva, e scopre che questo aspetto pragmatico si fonda sulla ricerca della scienza dello spirito. Si laurea in Psicologia, e continua gli studi dell’arte come mezzo curativo, inizia con la teoria dei colori di Goethe, dove ogni colore ha il suo carattere e il suo modo di manifestarsi, diviene Arte terapeuta seguendo diverse scuole.

Lavorò e mise in pratica le proprie conoscenze. Sviluppò anche l’aspetto artistico, fece diverse mostre in Italia e all’Estero. Tenne diversi corsi a bambini e adulti in Italia e all’Estero, nacque cosi il desiderio di illustrare dei libri per bambini. A tutt’oggi tiene corsi in Italia ed all’ Estero.