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La leggenda della rosa di Natale

di Elisabetta Navizzardi

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favola di smeraldina

Argomento

Questo testo ha l’obiettivo di sviluppare nel bambino l’immagine degli esseri elementari, che aiutano il mondo vegetale a nascere da un seme, a crescere e diventare una pianta.

L’autrice aiuta a vivere il ritmo delle stagioni, e quelli della notte e del giorno e dei pianeti, come la Luna e il Sole, i due grandi astri importanti per la vita sulla Terra.

Cosa succede quando si incontrano un piccolo gnomo e un piccolo seme?

Passata, la sorpresa nasce un dialogo. Il seme che non è mai nato, ascolta il racconto della storia di un altro seme, per cui gli viene voglia di spuntare, però si scontra con il tempo invernale, la neve e il freddo.

Gifrido, lo gnomo, lo rincuora e lo incoraggia mettendo al suo servizio tutta la sua esperienza con i fiori e le piante. Nasce così un fiore dai petali così bianchi e da un cuore d’oro, nasce d’inverno quando le notti sono così lunghe. Lo chiamerà “ la rosa di Natale”, un nome leggendario ed è il dono per il Santo bambino che nascerà.

 

L’autrice cerca di creare l’illustrazione con acquarelli, in immagini ovattate, in cui il sogno e la realtà si confondono, proprio il mondo magico dei bambini dai 2 ai 7 anni, e per dare a loro un grande nutrimento all’anima."


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1 Pretesto per leggerlo

"gifrido invernolfioriAvevano scritto dell’autrice a una sua mostra: ”Attraverso la porta di questa stanza è come inoltrarsi in un mondo di realtà non conosciuto, dimenticato…dalle pareti si respirano “nuovi” profumi attraverso i colori dei tuoi quadri: finestre di quel magico mondo. Attraverso queste finestre ci sono centinaia di piccoli esseri fatati che ci spiano furtivamente e invitano ad inoltrarsi in quel loro mondo che una volta forse era anche il nostro.

Tu hai il grande dono di essere il tramite fra questi due mondi … ed io ti ringrazio perché grazie a te forse molti riusciranno a vedere di nuovo quel mondo, che hanno perso, dentro di loro." E.L.  (21/07/95)"


Autore:

Elisabetta Navizzardi , rimaneva incantata nell’osservare la trasformazione di un fiore, nel sentire il profumo del fieno, o dell’erba, nell’ascoltare il mormorio di una cascata, o il canto del merlo in amore. Ben presto si rese conto, che le arti di dipingere e di disegnare potevano creare un benessere psicofisico e cercò in ogni modo di orientarsi a questa professionalità.

Fece studi di psicologia, a un tirocinio presso una comunità terapeutica in Svizzera , scoprì l’Antroposofia, dove le arti sono messe al servizio della terapia, rimase entusiasta, soprattutto perché veniva messo in pratica ciò che aveva studiato nell’età evolutiva, e scopre che questo aspetto pragmatico si fonda sulla ricerca della scienza dello spirito. Si laurea in Psicologia, e continua gli studi dell’arte come mezzo curativo, inizia con la teoria dei colori di Goethe, dove ogni colore ha il suo carattere e il suo modo di manifestarsi, diviene Arte terapeuta seguendo diverse scuole.

Lavorò e mise in pratica le proprie conoscenze. Sviluppò anche l’aspetto artistico, fece diverse mostre in Italia e all’Estero. Tenne diversi corsi a bambini e adulti in Italia e all’Estero, nacque cosi il desiderio di illustrare dei libri per bambini. A tutt’oggi tiene corsi in Italia ed all’ Estero.